Faggiola 9 e 10 ottobre 2010

Faggiola, 9.10 ottobre.

Soffia la prima bora, il cielo è coperto e la temperatura si è abbassata. La mattina presto sono 7 gradi ed il giorno non si superano i 13. Comunque i miei spinoni non perdono occasione di farsi un bel bagno ad ogni pozza, per loro è ancora caldo. Il passo è finalmente iniziato, sono presenti un buon numero di bottacci, qualche volo di colombacci, fringuelli e storni. E' ancora presto per la beccaccia e quindi cercheremo la stanziale. Gli incontri sono radi, ma Ario ed Artù non rallentano la propria azione, sanno che se lavoreranno con costanza il premio arriverà. Così trovano due volte la lepre, poi alcuni fagiani. L'ammirare una bella ferma in terreno con sufficiente visibilità è ormai un ricordo dei mesi estivi; i selvatici, specie i fagiani, sono diventati assai sospettosi ed al primo avvertimento lasciano le pasture per rifugiarsi nelle macchie. Così assistiamo a qualche accertamento, qualche guidata sul bordo dei campi, poi gli spinoni forzano il folto e noi ne seguiamo il percorso ascoltando i bubboli e cercando il piazzamento; un breve silenzio e poi il frullo. E' un lavoro "sporco", che non lascia spazio all'estetica; ma uno spinone da caccia deve saper fare anche questo, non sempre il vento è a favore ed il selvatico è compiacente. Ma tra poco arriverà la beccaccia che ci offrirà buone occasioni di vedere qualche ferma emozionante.

Andrea Selvi